L’ ansia in gravidanza è un fenomeno che colpisce anche i neo-papà.
Sapevi che l’11% dei neo-papà soffre di disturbi d’ ansia, e non sempre te lo dimostra?
Ecco perchè è importate che tu ti mantenga in forma, bella, in salute, per poter essere anche un faro in mezzo alle potenziali difficoltà del tuo partner.
L’intensità dell ‘ansia che colpisce i neo papà è più bassa di quella che colpisce le neo mamme.
Per gli uomini al primo figlio, il primo e il terzo trimestre sono i più difficili.
Per i padri già collaudati il terzo trimestre è quello più complicato.
Concretizzare l’arrivo di un figlio è molto destabilizzante e proprio perchè impossibile da gestire nei dettagli genera ansia da prestazione.
L’avvicinarsi del parto crea paura per la salute della mamma e del bambino.
Genera anche una sorta di ansia per il senso della vita che passa e della natura che incombe, ridimensiona il potere dell’uomo e crea paura.
È molto importante rassicurare il partner, perché anche lui subisce questo enorme cambiamento, che potrebbe generare ansia.
Il vederti cambiare fisicamente, può incuriosirlo, la certezza della tua salute garantisce il risultato.
Fondamentale che tu abbia cura di te.
Lui ha bisogno di sapere che tu stia bene per alleviare la sua ansia.
Vuole la certezza che tutto quello che stai facendo sia tutto quello che c’è da fare.
Anche lui, come te, desidera più di tutto un bambino sano.
Teme il parto come se fosse lui a doverlo affrontare, perchè sa che il suo ruolo sarà marginale.
Vederti soffrire sicuramente lo terrorizza.
Questa condizione di impotenza genera in lui ansia.
Il compito dell’uomo, anche se la società si è evoluta, è dato dalla sua capacità di prendersi cura del nucleo famigliare, del sostentamento tuo e di vostro figlio.
Questa è un’ansia che potrebbe aggravarsi considerando quando sia difficile oggi mantenere un lavoro stabile e redditizio.
Proprio perchè la società si è evoluta il tuo partner sarà chiamato ad affrontare anche diversi problemi pratici.
Dovrà occuparsi del cambio del pannolino, al biberon, alle pappe, alla gestione del gioco e cosi via.
Il 5% dei neo-papà può incorrere in problemi di depressione post partum e ansia.
Pensa a quante cose potresti evitare solo con la consapevolezza che anche lui ti capisce.
Non sottovalutare questo aspetto della vostra relazione e non lasciare nulla di intentato per evitare l ‘aumento dell’ansia.
Potresti rivolgerti alle amiche o ai familiari ma spesso non si riescono a trovare soluzioni.
Ci sono solo esempi di quello che hanno vissuto loro.
Sai bene però che ogni gravidanza è a se, ogni relazione pure.
Anche rivolgersi a dei professionisti come possono essere i consulenti di coppia e psicologi potrebbe creare alcune difficoltà, per la gestione dell’ansia.
Potresti rischiare di “ingigantire” una situazione che forse necessità solo di stabilizzarsi.
Ci sono due tipi di ansia:
quella patologica e quella fisiologica.
L’ansia patologica è quella che diventa disturbo.
Infatti chi soffre di ansia patologica modifica i suoi comportamenti e abitudini in base alla paura.
Ad esempio, comincia a soffrire di insonnia, il respiro è affannato, il battito cardiaco aumenta.
L’ansia fisiologica, è quella che viene quando si avverte un pericolo, una paura, ma senza modificare il proprio ritmo di vita, e senza avere conseguenze fisiche.
Per evitare che l’ansia fisiologica diventi ansia patologica, è necessario parlare delle proprie paure, creare una nuova routine insieme, semplificare i problemi pratici.
Regolarizzare il ritmo delle giornate è molto utile per creare dei punti fermi.
Ad esempio fare pasti regolari, mangiare frutta e verdura che aiutino la digestione.
Fare merende con snack proteici e non pieni di zuccheri, aiuta a mantenere il corpo in equilibrio.