Circa 1600 donne, da tutta Italia: questi sono i numeri delle persone che si sono avvicinate e che hanno intrapreso un percorso con “Neo Mamme Top”: un’esperienza digitale che offre consigli e guide, fino a percorsi di consulenza personale per tutte quelle madri che hanno un momento di difficoltà nel riassestare la propria vita dopo la nascita del proprio figlio.
Un progetto che nasce da un percorso personale, quello di Caterina Dondi, che ha vissuto in prima persona quelle sensazioni.
“Nasce tutto da quello che è successo nella mia vita personale: io come come tante donne sono sempre stata ambiziosa, mi sono laureata, sono sempre stata molto concentrata sul lavoro e mi ritengo fortunata per una serie di successi personali all’interno della mia carriera. Ho cominciato a lavorare nel mondo della moda e a collaborare con brand conosciuti, prendevo anche cinque o sei aerei la settimana. E poi ho conosciuto Alessandro, il padre delle mie bambine.”
Caterina vive quel normale terremoto che travolge le persone che hanno figli: “ho dovuto rivedere la mia vita, gestire prima una e poi due figlie, ho cominciato a modificare il mio ruolo professionale per permettermi di gestire il mio nuovo ruolo di madre. Qualcosa che io definisco come una retromarcia, che ho fatto volentieri”.
Ovviamente c’è un ma: si scatenano una serie di riflessioni, a Caterina capita di sentirsi sola non tanto in termini di compagnia ma riguardo la comprensione di una serie di sensazioni: come rimuovere il senso di colpa perché si lavora fino a tardi, come riuscire a fare più cose di quelle che ora la vita le permette, tanto per cominciare.
AL CENTRO CATERINA DONDI, CON IL TEAM DI NEO MAMME TOP
“Di fatto la vita è cambiata molto e con il progetto del sito Neo Mamme Top mi rivolgo proprio a quelle donne che come me devono gestire a livello personale tutta una serie di emozioni, situazioni e cambiamenti che in questo mondo non sono quasi mai giustificati e capiti.”
Quello che ti arriva, dalle persone intorno è spesso una frase: è normale. È normale che il lavoro cambi, è normale che ci si sacrifichi, è normale che una donna debba rinunciare a certe cose, è normale che le tue priorità siano completamente diverse.
“Si, è vero: ma anche no. E quando alzi la mano e dici io in questa situazione non mi ci ritrovo sarebbe il caso di avere uno strumento che ti dice: ok, è vero che quello che ti capita è normale, ma è anche vero che ci sono degli strumenti che ti possono aiutare a gestire questi cambiamenti soprattutto a livello emotivo. – spiega Caterina – Fondamentalmente si era creata una rottura tra la me prima dei figli e quella dopo. Con i figli ero un’altra persona, sempre io ma un’altra me. Parliamo di una situazione in cui il tessuto sociale non è disposto a fare in modo che la mamma possa essere anche sé stessa, diventi madre e stop, basta, quello è quello che devi fare. In famiglia sei il punto di riferimento numero uno, il marito è quello che può continuare a fare carriera, il peso di fatto della responsabilità tra uomo e donna non è cambiato.”
LA GRANDE DIFFERENZA IN ITALIA: A LIVELLO DI OCCUPAZIONE GLI UOMINI CON FIGLI LAVORANO IN PERCENTUALE MAGGIORE RISPETTO ALLE DONNE
Capendo che non era solo un problema suo ma di tantissime altre persone, Caterina inizia a studiare, leggere, ascoltare e ancora ascoltare quello che le persone dicevano, arrivando a costruire un percorso. Il progetto Neo Mamme Top è quindi un supporto, una comunità, una voce amica dove sfogare quel tipo di sensazione che da una parte sono comprensibili, dall’altro sono fonte di profondo disagio interiore.
“Io non voglio banalizzare certi aspetti emotivi – racconta Caterina – sottovalutare questi aspetti di solitudine può creare problematiche non indifferenti nella donna e anche nel rapporto tra madre e figlio, già in gravidanza. Gli ambienti lavorativi non tengono conto di queste sensibilità. Ci sono persone più forti e altre meno forti e questo può portare a depressioni, perché alcune riescono ad andare oltre ma non tutte. Per quelle donne esiste Neo Mamme Top: il mio progetto non vuole ovviamente sostituirsi agli aiuti istituzionali, al supporto medico, al supporto psicologico, al supporto tecnico che possono offrire le ostetriche o i consulenti della maternità.”
L’EVIDENTE CALO DELLE NASCITE IN ITALIA ANNO DOPO ANNO
La ricetta di Caterina? “Il sito ha lo scopo di fornire strumenti individuali per analizzare, prevenire e curare, mentre spesso i corsi preparto adottano ovviamente un meccanismo generale di divulgazione. Io lavoro con strumenti personalizzati sulla persona, in modo da sostenere in modo emotivo e psicologico la persona. Ci sono attività che noi facciamo per sensibilizzare su certi argomenti: tecniche di coaching, meditazione, esercizi di routine, istruzioni su come alimentarsi per avere una migliore risposta fisica.”
Un percorso di respiro nazionale e interamente digitale con attività e video gratuiti e la possibilità di affiancare un percorso privato con un certo numero di consulenze su qualunque domanda, disponibile lungo tutta la giornata, dal mattino alla sera. A seguito di ogni step del percorso si fissa una consulenza che avviene sempre con Caterina, che oggi impiega il suo tempo proprio per conoscere e approfondire le storie di chi come lei ha attraversato questo difficile periodo.
Ad oggi sono circa 1600 le donne che hanno fatto un percorso, normalmente della durata di alcuni mesi, che si rivolge a chi affronta il primo anno di vita del bambino. Anche se, lo possiamo anticipare, già esiste in forma preliminare il sito Neonato Top, prosecuzione naturale del progetto, per accompagnare la successiva fase di crescita del bambino e le diverse sfide che comporta. Nella fase conclusiva della nostra intervista chiediamo a Caterina come sia andata la prima consulenza e se non le sia capitato di sentirsi inadeguata.
“Assolutamente, non solo nella prima, ma infinite volte! Eppure la pratica aiuta e rimane una base importante: queste mamme, queste persone sono cosi tanto desiderose di diventare le migliori mamme del mondo che in partenza non sbaglieranno nel loro ruolo, solo che non lo sanno. Bisogna riuscire a dire loro che non possiamo rammaricarci tutta la vita di essere diverse da come gli altri ci vorrebbero vedere, dai modelli dei nostri genitori, dalle aspettative della società.”
Nei prossimi giorni, giovedì 19 ottobre, Caterina terrà un webinar gratuito: “Alla scoperta delle emozioni in gravidanza” (è possibile iscriversi qui) e un secondo è in arrivo il 23 novembre sulla nutrizione in gravidanza. Sarà legato alla capacità di trarre energia dalla nutrizione, per dare spiegazioni tecniche sul tema aggiungendo quella empatia che a volte manca nel momento in cui si viene seguiti in ambito medico. Senza, a volte, accortezze nell’evitare il “giudizio” sul percorso alimentare. In sostanza: ascolto e comprensione, una voce amica per chi non ne trova una capace di ascoltare quei dubbi difficili da esprimere ad alta voce.
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