Proprio perchè la società si è evoluta il tuo partner sarà chiamato ad affrontare anche diversi problemi pratici.
Dovrà occuparsi del cambio del pannolino, al biberon, alle pappe, alla gestione del gioco e cosi via.
Il 5% dei neo-papà può incorrere in problemi di depressione post partum e ansia.
Pensa a quante cose potresti evitare solo con la consapevolezza che anche lui ti capisce.
Non sottovalutare questo aspetto della vostra relazione e non lasciare nulla di intentato per evitare l ‘aumento dell’ansia.
Potresti rivolgerti alle amiche o ai familiari ma spesso non si riescono a trovare soluzioni.
Ci sono solo esempi di quello che hanno vissuto loro.
Sai bene però che ogni gravidanza è a se, ogni relazione pure.
Anche rivolgersi a dei professionisti come possono essere i consulenti di coppia e psicologi potrebbe creare alcune difficoltà, per la gestione dell’ansia.
Potresti rischiare di “ingigantire” una situazione che forse necessità solo di stabilizzarsi.
Ci sono due tipi di ansia:
quella patologica e quella fisiologica.
L’ansia patologica è quella che diventa disturbo.
Infatti chi soffre di ansia patologica modifica i suoi comportamenti e abitudini in base alla paura.
Ad esempio, comincia a soffrire di insonnia, il respiro è affannato, il battito cardiaco aumenta.
L’ansia fisiologica, è quella che viene quando si avverte un pericolo, una paura, ma senza modificare il proprio ritmo di vita, e senza avere conseguenze fisiche.
Per evitare che l’ansia fisiologica diventi ansia patologica, è necessario parlare delle proprie paure, creare una nuova routine insieme, semplificare i problemi pratici.
Regolarizzare il ritmo delle giornate è molto utile per creare dei punti fermi.
Ad esempio fare pasti regolari, mangiare frutta e verdura che aiutino la digestione.
Fare merende con snack proteici e non pieni di zuccheri, aiuta a mantenere il corpo in equilibrio.